Questo è il blog di Catherine, sempre a caccia di novità, alla ricerca di uno stile originale, basato tutto sull'accostamento dei colori, un po' vintage e senza confini geografici!

venerdì 26 agosto 2011

Il sito web di Lisa Eldridge, una delle più famose make up artists del mondo

Lisa Eldridge has become one of the most highly regarded make-up artists on the international beauty and fashion circuits today. Her signature look, best described as a fresh, flawless skin and an understated modern approach to beauty, has made her indispensable to supermodels, celebrities and magazine editors alike.
Lisa has been plying her trade as a make-up artist for no less than 20 years. Highly professional, well respected and recognised internationally for her talent, she has been based in Paris, New York and LA and is currently resident in London. Throughout her career, Lisa has kept a high editorial profile working with many of the world's top fashion photographers including David Sims, Corrine Day, Regan Cameron, Solve Sundsbo, Patrick Demarchelier, Paolo Roversi and Horst Dirkgerdes. Her well-honed skills have appeared on the pages of virtually every fashion magazine including British, Italian and Japanese Vogue, Allure, The Face, Numero, Pop and Another.
In addition, Lisa has collaborated with many of the world's top fashion and beauty houses on their advertising campaigns and fashion shows including Chloe, Alberta Ferretti, Prada, Donna Karan, Moschino and PPQ.
The list of celebrities she has made up reads like a who's who of the world's most glamorous women including Cameron Diaz, Liz Hurley, Mischa Barton, Kate Moss, Heidi Klum, Cate Blanchet, Demi Moore and Selma Hayek.
Quoted frequently on the pages of the glossiest magazines, Lisa’s expertise has become much respected over the years. In 1998, her authority was officially recognised by industry giant, Japanese make-up and skin care company, Shisiedo who approached Lisa to work on developing the concept for a new make-up line. Designed and developed with Shiseido, Lisa collaborated on everything from shade and texture formulation, to packaging and new product development. "The experience of working on my own make-up line really completed the circle of my career, and has lead me to fully understand make-up from the inside out having applied it, designed it and learnt how it is made and sold," says Lisa.
Lisa began working with established British cosmetics brand, No. 7, as their Creative Director in 2003, working on the re-design and re-launch of this cult brand. The position involved using all of her vast experience in product development, formulation, colour, design, consultant training and P.R. The result of this collaboration can be seen in stores throughout the U.K and Ireland. New No.7 is currently being launched into the US, across Europe and the Far East.

Biography by Karena Callen





mercoledì 24 agosto 2011

Sostanze chimiche tossiche nella produzione di abiti e accessori: la denuncia di Greenpeace

Greenpeace scuote il mondo della moda, e non solo. Secondo la nota organizzazione ambientalista internazionale, infatti, alcuni dei più importanti marchi di abbigliamento e accessori del panorama mondiale utilizzerebbero per la produzione dei propri capi sostanze chimiche tossiche per l'organismo, in particolare per l'apparato riproduttivo. La scoperta è contenuta nel rapporto Dirty Laundry 2 presentato in questi giorni a Pechino e la notizia è stata data dalla portavoce di Greenpeace, Li Yifang, che ha spiegato che i composti sotto accusa, i nonilfenoli etossilati, "possono contaminare la catena alimentare ed essere assunti dagli organismi viventi, minacciando così la loro fertilità, il loro sistema di riproduzione e la loro crescita". Queste sostanze, spiega ancora la Yifang, "sono state trovate in due terzi dei campioni analizzati" dei prodotti di Adidas, Uniqlo, Calvin Klein, Li Ning, H&M, Abercrombie & Fitch, Lacoste, Converse e Ralph Lauren.
Un'abitudine, quella di utilizzare i nolifenoli, dannosa non solo per le popolazioni del terzo mondo che fabbricano materialmente i tessuti, ma anche per i paesi dove i vestiti e gli accessori fatti con questi materiali sono venduti e per le persone che li indossano: "quantità residue di Npeo vengono rilasciate ogni volta che i vestiti vengono lavati e si diffondono anche nei Paesi dove l'uso di queste sostanze chimiche sono vietate" ha spiegato la portavoce di Greenpeace.
Che fare allora? Il buon esempio arriva da Puma e Nike. I due colossi dell'abbigliamento sportivo, dopo essere stati bacchettati nel precedente rapporto di Greenpeace Dirty Laundry per avere scaricato i rifiuti chimici delle lavorazioni industriali dei propri stabilimenti nei corsi d'acqua, si sono pubblicamente impegnati a eliminare tutte le sostanze tossiche dal loro processo di produzione entro il 2020. E la speranza è che presto anche gli altri brand incriminati prendano la stessa decisione.



Articolo tratto da Excite

La comodità prima di tutto!


Sandali Clarks Originals in pelle scamosciata




Scarpe Fornarina





Abito Phard


Borsa Carpisa


Cappello Carpisa in paglia blu, foderato di stoffa a fiorellini blu e turchese su fondo bianco.


Borsellino in stoffa con tracolla, Cliché.


Il servizio fotografico è stato realizzato a Vetralla, in provincia di Viterbo da elle & ci photos.